Sul portale Agenti Fisici (PAF) è stato pubblicato un comunicato che avverte dei danni che l’uso di lampade germicida possono provocare in chi le utilizza, in casa e al lavoro, come disinfettante contro il Coronavirus.
Nel comunicato si legge che le lampade vengono pubblicizzate come alternativa “ecologica” ai normali disinfettanti, in quanto i raggi UV sarebbero “naturali” e sicuri. Vengono poi mostrati tutorial su come acquistare ed installare in maniera facile una lampada germicida in qualsiasi ambiente.
Quello che non viene detto è che le lampade germicida sono dispositivi estremamente pericolosi, in grado di produrre gravi danni alle persone inconsapevolmente esposte alla radiazione UVC da queste emessa. La radiazione UVC di per sé non può essere percepita dall’essere umano in quanto non dà alcuna sensazione termica e non è visibile Quindi se siamo esposti non ce ne rendiamo conto. Bastano pochi secondi di esposizione per provocare danni eritemali ad occhi e cute. Tanto maggiore è la durata dell’esposizione tanto maggiore è il danno arrecato.
Purtroppo gli effetti acuti non sono immediati ma emergono soltanto alcune ore dopo l’esposizione (es. ustioni di terzo grado, aborti a seguito di ore di esposizione inconsapevole in laboratorio, eritemi gravi, ecc.).
Inoltre va ricordato che la radiazione UV è un CANCEROGENO CERTO PER L’UOMO – per tumori oculari e cutanei, così come classificata dalla IARC (agenzia internazionale di ricerca sul cancro).
Negli ospedali e nei laboratori di analisi dove vengono sistematicamente utilizzate queste sorgenti, per prevenire danni da esposizioni inconsapevoli, il personale deve essere addestrato al corretto utilizzo delle lampade e gli ambienti dove sono attive lampade germicida devono essere segnalati con cartelli di pericolo; inoltre tutte le entrate dovrebbero essere collegate a sistemi automatici che in caso di apertura involontaria, spengono le sorgenti; tutto questo per evitare qualsiasi esposizione accidentale, anche momentanea, alla radiazione UVC.
Fonte: PORTALEAGENTIFISICI