Ricordiamo che anche quest’anno occorre inviare a ISPRA, entro il 31 maggio, la dichiarazione annuale FGAS, adempimento che riguarda gli operatori (in sostanza i proprietari, salvo che si sia stipulato un particolare contratto tuttora poco diffuso) degli impianti che contengono almeno 3 kg di gas fluorurati a effetto serra o brevemente Fgas: tipicamente apparecchiature fisse di refrigerazione o condizionamento d’aria ma anche pompe di calore o alcuni sistemi antincendio.
La dichiarazione va inviata unicamente per via telematica dal portale di Ispra.
Le sanzioni per mancata, incompleta o inesatta trasmissione delle informazioni previste dalla Dichiarazione F-gas non sono leggere e vanno da un minimo di 1.000 a un massimo 10.000 euro.
Non è cambiato nulla rispetto allo scorso anno, la dichiarazione è la medesima e anche la soglia per individuare chi è tenuto o meno alla dichiarazione resta fissata nei 3 kg di gas; i nuovi limiti fissati nella nuova unità di misura delle tonnellate di CO2 equivalenti (che non approfondiamo in questa sede) introdotti dal regolamento Europeo 517/2014 scatteranno infatti dall’anno venturo. Anche la procedura informatica è rimasta la stessa.
Come di consueto e nell’impossibilità di sapere con esattezza quali soci dispongono di impianti con una carica di almeno 3 kg, diamo ampia comunicazione di questo adempimento; ricordiamo tuttavia che la soglia dei 3 kg di refrigerante individuano già un impianto di condizionamento di un certo livello e normalmente l’impianto di un’unità residenziale o di un piccolo negozio o laboratorio resta abbondantemente al di sotto di questa soglia (dovrebbe comunque essere possibile rilevare la carica di gas da una targa posta sull’unità esterna).
Per informazioni:
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